La principessa e il cantastorie...

Francesco De Gregori | Compagni di viaggio
https://www.youtube.com/watch?v=Si41KbG2VnI


C'era una volta una principessa invisibile che viveva nel folto di un bosco in una torre da cui non usciva mai fuori. Non perchè qualcuno glielo vietasse ma semplicemente perchè non sapeva dove andare, o forse perché aveva semplicemente paura di farlo.

Un giorno durante un forte temporale, passò di li un cantastorie, che trovando il portone della torre aperta entrò per trovare riparo.
Sentì la principessa cantare, una canzone bellissima anche se un po’ malinconica, aveva una voce così bella che il cantastorie anche se nella sua vita da giramondo aveva sentito più volte il canto delle sirene, ne restò turbato e insieme rapito.

Salì le scale…
La principessa quando lo vide ne restò sorpresa.
Ma come aveva fatto quell'uomo a trovarla e persino a vederla, si perché la cosa più incredibile era che lui la vedeva trovandola anche bellissima e Lei non capiva proprio come ci riuscisse, perché lei ormai da diversi anni ogni mattina guardandosi allo specchio non riusciva più a vedere il suo volto riflesso.

Il cantastorie la rassicurò...
Le raccontò alcune delle sue storie più belle.
Il tempo volava e insieme piansero e sorrisero, poi venuta sera mentre si preparavano un piatto di spaghetti, lui le disse che in fondo avere un po’ paura del mondo era del tutto normale, ma che la fuori come lì dentro..., e mentre lo diceva indicò il centro del petto della principessa, non c'era proprio nulla che non andasse bene.

Finito il temporale e gli spaghetti, alla luce del primo mattino scesero insieme dalla torre tenendosi per mano.
Lui le mostrò dove prestare particolare attenzione, quali scalini potevano farla scivolare.
Lei gliene fu immensamente grata.
Ma ora che era fuori dalla torre…
Come ricambiare? Pensò la principessa.

Si perchè quel cantastorie così calmo e all'apparenza in pace con tutto, le era anche sembrato a tratti malinconico, irrequieto e a volte persino indifeso. Si era avvicinato alla principessa, ma quasi senza mai toccarla quasi la temesse o se temesse qualcosa di se che potesse farle male.

I suoi lunghi silenzi, tra una storia e l'altra, e i suoi occhi e scuri parlavano per lui.
Parole non dette che a volte la principessa faceva fatica a comprendere.
Lei se ne stava li, con la testa sulle sue ginocchia e ascoltava tutto quello che lui le diceva e sentiva anche tutto quello che non diceva.

Così…, con semplicità la principessa decise di volergli bene, perché quel bene Lui se lo potesse portare con se, per dove e per quanto volesse.

L'amicizia e chissà forse anche l’amore sono fatti di tante cose.
Quelle grandi e luccicanti, vere e importanti ma anche tante all'apparenza insignificanti come bere insieme un bicchiere di vino rosso, o spezzare un pezzo di pane e un po’ di formaggio da condividere, quando fuori la notte si fa più scura.

Nessuno sa se il cantastorie e la principessa una volta fuori dalla torre si separarono prendendo ciascuno la propria strada o se diventarono compagni di viaggio e se sì, per quanto tempo.

Nessuno sa quando e se il cantastorie le racconto tutto, anche il perché dei suoi silenzi.

Lui che non possedeva niente le regalò tutti i suoi sogni, assicurandosi che Lei li legasse tra i suoi capelli lunghi e scuri, con un bel nastro rosso, Lei gli regalò, fissandola nei suoi occhi la vera bellezza del perdono, ed anche un paio di calzini di lana colorati perché li indossasse nelle giornate più fredde…

E questo è tutto...

Nemesi




Due buoni compagni di viaggio
non dovrebbero lasciarsi mai
potranno scegliere imbarchi diversi
saranno sempre due marinai
Lei disse misteriosamente:
"Sarà sempre tardi per me
quando ritornerai"
E lui buttò un soldino nel mare
lei lo guardò galleggiare
si dissero ciao per le scale
e la luce dell'alba da fuori
sembrò evaporare